Lettura cosmoartistica del
film:
“The golden bowl”
di James Ivory
Osservando la bellezza di un fiore o la varietà dei colori delle
piume di un uccello, ascoltando il suo canto si rimane sconcertati per la
varietà della bellezza che esiste in natura. Le piante, gli animali sembrano
spinti da una forza invisibile a creare meraviglia. Le api vanno nei fiori più
belli per cogliere il nettare e la bellezza, così come la forza rappresenta un
vantaggio da un punto di vista evolutivo. Anche l’uomo ne è attratto e da
sempre va in giro per il mondo a cercare di catturarla e possederla. La guerra
di Troia, scoppiata a causa della fuga
di Elena dal suo consorte Menelao, può essere intesa come una metafora che
racconta il desiderio dell’uomo di recuperare la bellezza perduta. Elena era la
donna più bella della Grecia e i re elleni avevano fatto un patto di reciproca
solidarietà, un patto per la bellezza.
L’uomo oltre ad essere attratto dalla bellezza ha anche una
grandissima capacità creativa. E’ l’animale che ha la maggiore carica distruttiva,
ma anche la più grande capacità creativa. Attraverso la sua capacità artistica
ha saputo creare opere d’arte immortali che vivono di vita propria e sono
capaci di sviluppare una bellezza che crea un campo d’energia particolare.
Il magnate Adam Verver, uno dei protagonisti del film “ The golden
bowl” è un miliardario americano che ha una grande passione, quella di andare
in giro per il mondo per comprare opere d’arte di cui è un grande estimatore.
Ha un sogno, quello di realizzare ad American City, un grande
museo dove mettere in mostra tutte le opere d’arte che ha comprato in tutti i
suoi anni. Ha fatto la sua fortuna con il gas facendo lavorare i suoi
dipendenti: 12 ore al giorno, sette giorni alla settimana. Adesso, da vecchio,
vuole restituire qualcosa agli abitanti di American City. Attraverso il museo egli è convinto di fare
la cosa giusta. E’ il suo modo per esprimere gratitudine ed è anche la
possibilità di potere condividere la gioia che lui prova a contatto con quelle
opere d’arte.
Se quello era il sogno di Verver quale indicazione possiamo avere
per migliorare la nostra vita? Dobbiamo affermare che bisogna affrontare molti
ostacoli ed essere appassionati, così come mostra Adam che tutti i giorni pensa
al suo museo e a come renderlo più bello e più godibile.
Quali sono questi ostacoli?
I più facili da scoprire sono i sensi di colpa, i più difficili
sono le pretese. Altri ostacoli sono la menzogna, la gelosia, la vendetta e i
veleni esistenziali.
Un altro ostacolo è la concezione dell’amore che domina i nostri
pensieri e che può trascinarci nella bruttezza. Nell’occidente siamo dominati
dall’idea dell’amore-passione che è solo una delle forme dell’amore.
Il film “ The golden Bowl” può essere considerato un trattato dove
viene mostrato come passare dall’amore incestuoso all’amore maturo vivendo il
passaggio dell’amore passione.
Il film, tratto dal romanzo di Henry James, narra la storia di due
coppie che all’apparenza vivono una situazione che sembra perfetta ma nella
realtà c’è una bruttura che potrebbe distruggere tutto. Un po’ come la coppa
dorata che sembra perfetta, ma in realtà ha un’incrinatura che le fa perdere
valore.
All’inizio del film vediamo un momento della storia della famiglia
Ugolini.
Il Duca Ugolini, informato da uno dei suoi figli, scopre la moglie
e il figlio prediletto mentre fanno all’amore. La reazione è la morte per entrambi.
Passano gli anni e un discendente della famiglia Ugolini, Amerigo,
un principe romano squattrinato, ha deciso di lasciare Charlotte per sposare la
giovane ereditiera Meggy, figlia di un miliardario americano.
E’ un matrimonio combinato da un’amica comune, Fanny.
I matrimoni combinati sino al Settecento erano la norma. Amerigo
non ha un soldo e quindi realisticamente ha deciso di rinunciare all’amore in
cambio di una vita agiata e alla possibilità di restaurare il suo vecchio
palazzo.
Meggy invece è profondamente innamorata del suo bel principe e non
vede l’ora di realizzare il suo sogno. Durante i preparativi del matrimonio
invita una sua amica di studi, Charlotte, per presentarle il suo futuro sposo,
ma non sa che tra i due c’è stata una storia. Fanny non le ha detto nulla per
proteggere la sua innocenza.
E’ così contenta ed ingenua che propone ad Amerigo di accompagnare
Charlotte a fare acquisti. Così i due andranno in giro ed entreranno in un
negozio d’antiquariato a cercare un regalo. Vedranno una coppa d’oro ma non la
compreranno perché si accorgono che è incrinata.
Nel negozio Charlotte mostra d’essere ancora innamorata. La sua
passione non si era ancora spenta. Amerigo però si mostra leale al suo impegno
e quindi non incoraggia i sentimenti di Charlotte. Passano gli anni e Meggy e
Amerigo hanno un figlio e sembrano vivere una vita serena. Amerigo è un buon
padre e lei si dimostra una moglie attenta alla felicità del marito. Sentendolo
triste capisce il desiderio del marito di tornare in Italia e lo aiuta a
ristrutturare il vecchio palazzo. La donna ha un grande cruccio. Ha un forte
legame col padre. Si sente responsabile della sua felicità. Non sopporta
vederlo solo. Quando da Londra giunge una lettera del padre che comunica la sua
intenzione di sposare Charlotte, lei si sente molto felice perché così il padre
avrà una compagna.
Charlotte però ha sposato Adam per stare più vicino ad Amerigo e
quello che sembrava una soluzione perfetta in realtà si dimostrerà una miscela
esplosiva.
Amerigo ha rinunciato alla passione per un piano di realtà. Sente
nostalgia per i cieli azzurri italiani. Si sforza in tutti i modi di vivere la
vita assecondando i modi di pensare della moglie e tutto questo comincia a
stargli stretto. Charlotte è invece il fuoco, l’Eros, la passione, la
seduzione. Dentro ogni essere umano c’è la necessità di sviluppare sia la parte
affettiva, quella della tenerezza, che la parte erotica, passionale. Molto
spesso avviene che queste due linee di sviluppo siano vissute in maniera
scissa. A volte è necessario viverle separatamente per poi cercare di
unificarle. C’è una sofferenza nella vita di Amerigo, c’è una mancanza. L’occasione
per fare emergere il desiderio è l’invito a una festa. Adam non ama la vita
sociale. La giovane moglie è molto desiderosa d’andare e Meggy non vuole
lasciare il padre da solo. Così alla festa andranno Charlotte e Amerigo e la
forza dell’attrazione incestuosa si potrà manifestare. Padre e figlia da una
parte e genero e suocera dall’altra. Se la prima relazione si manifesta solo su
un piano mentale ed affettivo, la seconda troverà il modo d’esprimersi su un
piano fisico. Charlotte seduce Amerigo con la sua bellezza, con la forza del
suo desiderio, facendo breccia sul senso di solitudine che entrambi provano. I
due diventano amanti mentre l’amica Fanny preoccupata comincia a intuire che
qualcosa non sta andando per il verso giusto. A questo punto Meggy fa uno
strano sogno che racconta al marito.
“ Ero in una bellissima pagoda ed ero felice, credevo d’essere
felice, poi accade uno strano suono, come un avvertimento. Ho battuto un colpo
e il suono segnalava un’incrinatura e mi sentivo intrappolata e temevo che mio
padre sentisse e non volevo chiedere aiuto per non fare sapere nulla a mio
padre…”
La donna comincia a intuire qualcosa. Quella simmetria perfetta
che crede d’aver realizzato in realtà ha un’incrinatura un po’ come la coppa
d’oro. Il sogno è un segnale prezioso che giunge dalle sue profondità. E’ un
avvertimento che viene dal Sé. Per vivere profondamente la nostra vita come
un’opera d’arte dobbiamo imparare ad ascoltarlo. Il Sé è il nostro strumento,
la nostra partitura e l’Io Persona diventa così l’interprete di ciò che è stato
assegnato. Come possiamo esprimere i nostri talenti nella nostra vita se non
impariamo ad agire come gli artisti?
L’artista esprime una profonda verità che porta dentro. La vita perfetta
che Meggy sta vivendo in realtà nasconde una profonda menzogna. La pagoda
perfetta dove vive è il simbolo del rapporto incestuoso che la lega al padre e
può essere letto anche come simbolo dell’utero materno. La donna è orfana di
madre e possiamo ipotizzare che abbia trasferito sul padre il rapporto che
aveva con la madre. Nel sogno possiamo individuare il segnale del Sé ma anche
la complicità di Meggy che non vuole chiedere aiuto al padre. Qui possiamo
vedere in azione l’orgoglio ma anche la complicità dell’Io che non volendo
chiedere aiuto sceglie di rimanere dentro un rapporto sbagliato.
Per non destare sospetti i
due amanti decidono di vedersi un po’ meno spesso. Amerigo frequenta il suocero
e conosce meglio il carattere di un uomo che apparentemente sembra tranquillo,
ma in realtà Adam è un uomo violento capace d’uccidere solo per uno sguardo
eccessivo.
“ ..io vivo costantemente col batticuore, ho paura di me stesso ,
di quello che potrei fare se facessero del male a mia figlia…
Quando Adam intuisce che qualcosa non funziona si ritira nelle sue
stanze.
Con grande forza di volontà combatte e vince la violenza che si porta dentro e la sua
voglia di vendicarsi. Vince perché attinge dal suo progetto di bellezza. Egli
ama la bellezza e sa che seguire i suoi istinti porterebbe dolore e bruttezza
nella sua vita e nella vita della figlia e del nipote. Si ritira e cerca nuove
soluzioni.
Anche Meggy comincia a sospettare e sarà la coppa dorata che le
darà la conferma del tradimento.
La donna entra così nel dolore della verità, ma invece di reagire
con rancore e rabbia riesce a mostrare ad Amerigo tutto la sua delusione e il
suo dolore.
Affronta i sensi di colpa e la menzogna che esiste nella sua vita.
Accoglie il dolore del tradimento rinunciando a esprimere la sua rabbia e la
voglia di vendetta. Per realizzare tutto ciò fa forza sul suo amore per
quell’uomo. L’agire di Meggy trasforma Amerigo che sceglie la moglie
comprendendo che la passione lo stava travolgendo. Anche Adam ha una soluzione
al conflitto. Propone a Charlotte, che sta nel dolore, un nuovo progetto.
Rinunciare alla passione che porta al tradimento e alla morte per stargli
accanto nel suo progetto di dare un museo agli abitanti di American city. Ogni
giorno possiamo creare bellezza o bruttezza nella nostra vita, sta a noi
decidere d’essere padroni della nostra vita e signori del nostro destino oppure
farci travolgere dalla forza delle passioni e degli istinti più bestiali.
Dott . Domenico Carbone
domenicocarbonepsicoterapeuta.blogspot.com
Psicologo
– Psicoterapeuta – Antropologo Esistenziale cell:
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